martedì 22 maggio 2012

Ritorno

Dopo tre mesi eccomi di nuovo in Italia.
In realtà sono due settimane che sono a casa, ma le ho prese per me, per mettere in ordine e per ultimare quello che restava da ultimare.
Mi accorgo che mi mancava quest'aria piena, la primavera umida e rigogliosa, il costante senso di insoddisfazione, di precario vivere, che permea ogni cosa, qui. E non perchè mi piace, ma perchè è come essere immersi di nuovo in una corrente più forte, più fredda, travolgente, dopo aver nuotato in una piscina tiepida.
 
Ho la sensazione di aver lasciato indietro, definitivamente, qualcosa.
Una rete sottile di appartenenza, di felicità.

Mi sento bene, a volte. E male, tante altre.
Mi sento piena e vuota, ricongiunta e spezzata, insieme.

Ma continuo a disegnare.













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